Il maiale
La carne di maiale, dal gusto deciso e appagante, è stata considerata per secoli l’alternativa povera alla carne di bovino e ha vissuto momenti di ombra per il suo alto contenuto di grassi. Le moderne tecniche di allevamento, invece, consentono oggi di ottenere carni sufficientemente magre e per di più poco costose.
Da qui, la rivalutazione di questo animale domestico e la riscoperta delle sue gustosissime “parti” da acquistare porzionate e fresche. Ma i suini sono indispensabili anche per la preparazione degli insaccati.
Alcuni tagli dell’animale, infatti, servono quasi esclusivamente per preparare preziosi salumi. Il cosciotto diventa un prosciutto crudo e cotto. La spalla è usata per il cosiddetto prosciutto di spalla, mentre con il collo si fa la coppa. Molte altre parti costituite da tessuti adiposi, connettivali e muscolari si trasformano in lardo, pancetta, salami e mortadelle.
Il collo: È un taglio (corrispondente al reale della carne bovina) ricco di carne alternata con strati di grasso. Usato quasi esclusivamente in salumeria per la preparazione della coppa. Se si trova fresco, va cotto arrosto o brasato. La parte più vicina alla testa fornisce il guanciale.
La spalla: Viene usata generalmente per la preparazione del prosciutto cotto di spalla. Fresca, può essere cucinata arrosto oppure stufata.
Il carré: Si estende dalla settima costola fino quasi alla coda. È uno dei tagli più pregiati e costosi. Intero è ottimo arrostito.
La lonza: Si tratta del carré disossato che praticamente corrisponde al roast beef del manzo. La lonza è posizionata sopra il filetto e ha una forma allungata, quasi rettangolare. Intera è ottima arrosto, tagliata a fettine va cotta in padella come una scaloppa.
La lombata: Si ricava sempre dal carré disossato che comprende lonza, filetto e muscolo centrale. Ottima arrosto e saltata in padella.
La braciola: Si tratta del carré intero tagliato a fette tra una costola e l’altra. Le braciole si possono cucinare in padella con aromi e spezie ma sono superlative anche alla griglia e impanate.
Il filetto: È una fascia di muscoli (tenerissimi) che si trovano sotto la lonza. Ha forma sottile e allungata (35 cm per 7-8), carne molto magra, un po’ più scura delle altre. Può essere cucinato arrosto (intero) oppure tagliato in scaloppine e a medaglioni.
Le puntine: Sono il prolungamento in basso delle costole del carré. Si tratta di un taglio piatto e molto economico, usatissimo per la preparazione di ricette regionali. Ottime cotte in forno, in padella e grigliate.
Il cosciotto: È uno dei tagli più pregiati e normalmente viene utilizzato per preparare il prosciutto crudo. Fresco può essere cucinato arrosto: all’inglese, con la cotenna, o alla francese, senza. A proposito di cotenna: appena sotto c’è la fascia grassa ovvero il lardo.
La pancetta: Si trova sotto le puntine e si può usare fresca, per fare ottimi arrosti. Ma viene più spesso stagionata o affumicata.